Siamo tutte Greta: 8 consigli per viaggiare green

L’unione fa la forza, ci credo fermamente. Il nostro pianeta sta male, e grazie a giovanissimi incazzati come Greta Thunberg ora i governi non possono più fare finta di niente e ammettono l’emergenza. Ma anche noi possiamo fare qualcosa (l’avevo già accennato qui). Perché è questo il fatto, il pianeta è nostro, è di tutti. Non parlo di gesti eclatanti o di integralismo green, parlo di semplici accorgimenti che fanno la differenza non solo nel quotidiano ma anche nel nostro modo di viaggiare. Ecco quello che secondo me è l’ABC della sostenibilità, piccole accortezze che, adottate dalla massa a spasso per il mondo, possono avere un grande impatto.

viaggiare green

Ridurre il consumo di plastica

Questo è il primo consiglio che viene in mente, dopo tutte le foto e i video dei mari di plastica, nel senso letterale della parola. Io da circa un anno uso una borraccia riutilizzabile ed è incredibile quanto riduca l’uso della plastica. Quando sono in viaggio la riempio con l’acqua del rubinetto e delle fontane, se potabile chiaramente, altrimenti prendo bottiglie possibilmente di 2 litri per riempirle di volta in volta. In più, ora molti bar, locali e ristoranti stanno attenti all’impiego della plastica. In caso non lo facessero possiamo sempre evitare di usare cannucce, coperchi e posate che non servono. Ci sono poi kit completi che una volta lavati sono come nuovi!

Meglio il treno dell’aereo

Volare meno è probabilmente l’unico vero modo per chi viaggia di diminuire le emissioni di CO2. Ma se dobbiamo andare in Thailandia e abbiamo due settimane di ferie, come facciamo ad andare in treno? Verissimo, ma su tratti più brevi la rotaia è fattibile, soprattutto in notturna. Io ad esempio ho fatto più volte Milano-Parigi in cuccetta. Semplicemente non consideriamo questa opzione per mancanza di tempo. Se però calcoliamo le ore che perdiamo muovendoci da e per l’aeroporto, e quelle spese in attesa del volo, la differenza non è tanta. Può essere un’occasione per pianificare un’esperienza diversa, provando l’ebrezza del viaggio slow!

Optare per voli diretti

Ovviamente quando serve l’aereo va preso, è difficile attraversare l’oceano o un continente in altri modi, ma anche qui basta poco per fare qualcosa di buono. Parliamoci chiaro, è spesso il portafoglio che decide quale volo possiamo comprare e quale no. Se però le tasche ce lo permettono, ci sono opzioni dirette che costano poco più rispetto a un tragitto con scalo. Ad esempio, quando sono stata a New York ho fatto scalo a Londra per un’ora risparmiando 100 euro rispetto a un volo diretto. Ora magari ci farei un pensierino. È infatti durante le fasi di decollo e atterraggio che l’emissione di CO2 raggiunge il suo apice.

Mangiare cibo locale

Assaggiare la cucina tipica è una delle grandissime godurie che mi regala il viaggio. Ma a parte l’infinito piacere per il palato, è anche un modo per mangiare alimenti prodotti in zona: questo infatti significa che non hanno fatto il giro del mondo per arrivare nei nostri piatti. Parliamo quindi di una scelta consapevole e sostenibile. E poi ditemi, c’è qualcosa di meglio dei mercati? Io li amo alla follia, lo dico sempre che sono uno dei modi migliori per capire il posto che si visita insieme a casalinghe, impiegati in pausa pranzo e vecchini che comprano frutta, verdura e altre prelibatezze. E scordavo: meno carne si mangia, meglio è!

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Basta con gli sprechi

Quando viaggio sto quasi sempre in ostello, dove oltre alle camerate condivido con gli altri ospiti spazi come bagni, cucina e via dicendo. Purtroppo vedo molto menefreghismo, e qui divento veramente una belva. Dio benedica l’aria condizionata, ma va usata con intelligenza: avere freddo ad agosto o farla andare appalla quando non c’è nessuno in camerata è vergognoso. Altra cosa: non facciamo docce infinite, e non consumiamo litri e litri di acqua mentre ci laviamo i denti (apriamola solo quando facciamo i risciacqui). Non teniamo le luci accese quando non servono, e riutilizziamo lo stesso asciugamano fino a quando l’igiene ce lo consente.

NO allo sfruttamento degli animali

Un tempo non era così, ora circolano video che spezzano il cuore. Avete visto quello sull’addestramento (o meglio tortura) riservato agli elefanti? Quelli che magari abbiamo cavalcato in qualche tour asiatico? Io l’ho fatto una volta: in Laos anni fa ho scelto un centro di recupero per elefanti, l’unico che mi sembrasse affidabile in tutti i miei viaggi nel Sud-Est. Ho passato una giornata con questi splendidi animali, sul loro dorso, ho fatto il bagno con loro nel Mekong ed ero la donna più felice dell’universo. Ora so che se ti permettono di toccare un animale, probabilmente c’è qualcosa di losco. Quindi facciamo molta ma molta attenzione!

Utilizzare i mezzi pubblici

Di sicuro evitare di prendere il taxi ma sfruttare insieme ad altra gente lo stesso mezzo pubblico ha il suo impatto sull’ambiente. Con questo argomento auto-sfondo una porta aperta, perché onestamente non sono un’amante dei taxi e li prendo solo se è davvero indispensabile, quindi per me non è un grande problema, anzi; diciamo però che, in generale, è una comodità a cui si può pensare di rinunciare per il bene del pianeta. Se poi preferiamo muoverci in bicicletta o fare lunghe camminate, allora possiamo salire sul podio delle greenetudine! Andare a piedi è gratis, ma molto spesso anche affittare una bici non è molto dispendioso.

Buttare sempre i rifiuti

A me sembra davvero fantascientifico, ma c’è ancora chi si svuota le tasche per terra, o chi se ne va dalla spiaggia lasciando bellamente in ricordo bottiglie e altra immondizia. Magari con un cestino a 10 metri di distanza! In famiglia siamo sempre stati attentissimi all’ambiente, e quando vedo qualcuno che non lo rispetta mi prudono le mani. Quindi, ad esempio quando sono al mare, non riesco a non raccogliere i rifiuti che trovo in giro, e se prima mi guardavano come fossi una povera disagiata, adesso no perché per fortuna la mentalità sta cambiando, e non sono l’unica a fare volontariamente la spazzina. Ed è qui che l’unione fa la forza!

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0 commenti Aggiungi il tuo

  1. Luca ha detto:

    Giusto! 🙂
    Come te, in fase di doccia, o di lavaggio al lavabo, cerco sempre di consumare acqua il meno possibile; prendo sempre i mezzi pubblici (raramente i taxi), faccio la raccolta differenziata. Buon pomeriggio. 😉

    1. Ahhhh la raccolta differenziata! Avrei dovuto dedicarle un articolo intero 😂

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