Mini guida di Budapest per scoprirla e amarla

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Ho passato ben due settimane a zonzo per Budapest: dalle passeggiate sul Danubio alle terme paradisiache fino ai ruin pub, ecco a voi la mia mini guida

Dunque, ci tengo a fare subito una precisazione, così sapete a cosa andate incontro: io di Budapest mi sono innamorata follemente, mi ha stregata diventando la mia magica Signora dell’Est.
Ho avuto la fortuna sfacciata di lavorare per ben due settimane come volontaria con Workaway in un ostello. Mi occupavo dei media, quindi  il mio “lavoro” è consistito nell’andare in giro per la città scattando foto da postare sui social network. Potete immaginare la gioia infinita. Proprio dai milioni di chilometri percorsi nasce questa mini guida di Budapest con tutte le cose da non perdere. Spero di fare innamorare anche voi!

Piccolo mosaico con scritto Budapest


Elegante e sgarruppata, vivace e malinconica, Budapest ha mille sfaccettature e sa sempre stupire perché non è mai uguale a sé stessa.
Il cuore me lo ha rubato di notte, il momento in cui diventa una delle città più belle in assoluto, tanto da essere seconda solo allo skyline di New York nella mia personale classifica. La passeggiata in riva al Danubio con il cielo buio e le acque scure, i palazzi e il Ponte delle Catene illuminati d’oro mi hanno fatto letteralmente andare fuori di testa. Sedetevi su una panchina, abbandonatevi al panorama e vi prometto che toccherete il cielo con un dito. Questo è solo il primo consiglio che vi do, il must dei must. Ora vi agevolo il resto!

Cosa vedere a Pest

Prima di tutto, sappiate che il Danubio divide la città in due parti. C’è la pianeggiante Pest sulla sponda orientale e la collinare Buda (ecco la mappa) su quella occidentale (in passato erano separate anche dal punto di vista amministrativo).
Pest è la zona più frequentata dai turisti per il suo elevato numero di attrazioni, ma non limitatevi a quelle perché offre molto di più. Lungo la riva si trova il Parlamento, l’edifico più grande dell’Ungheria e, per quanto mi riguarda, lo step fondamentale di un viaggio a Budapest. L’ho amato alla follia, non ha rivali, ci parlavo persino, gli dicevo “Ma come farò senza di te?” (ho salvato anche la story su Instagram se volete farvi due risate). Lo si può vedere tramite visite guidate di 45 minuti in varie lingue (il biglietto è comprabile in anticipo su jegymester.hu, non fidatevi di altri siti perché vi chiedono il doppio).

Vista sul Parlamento

Poco distante si trova uno dei monumenti più commoventi che abbia mai visto, “Scarpe sul Danubio”. Proprio sulla riva, ben 60 paia di scarpe in acciaio ricordano gli ebrei legati, fucilati e gettati nel fiume nel 1944 dai fascisti ungheresi delle Croci Frecciate. Potrebbero essere le scarpe di chiunque, anche le nostre. Danno proprio l’idea di quello che è rimasto, e soprattutto di quello che non c’è più. Una parentesi della storia da dimenticare, o meglio, da ricordare perché non si ripeta mai più.

L'installazione "Scarpe sul Danubio"

Un altro must imperdibile per una mini guida di Budapest come si deve è la Basilica di Santo Stefano, la chiesa cattolica più grande e importante del Paese. Vale la pena visitarla anche solo per la cupola (ingresso 200 fiorini, e ricordate che 1 euro al momento equivale a 309 fiorini). Questo è il super centro storico, ma a mio avviso è molto su misura per il turista e l’essenza della città si perde tra le vie commerciali, prima fra tutte Vaci Utca (“Utca” vuol dire via, “Ter” vuol dire piazza), ristoranti con menù persino in italiano e mille negozi di souvenir. Quindi ci sta visitarlo ma non dedicategli troppo tempo.

La Basilica di Santo Stefano

Tutta la zona che porta verso est all’enorme Piazza degli Eroi, all’ingresso del parco cittadino, è molto bella ed elegante, soprattutto le vie laterali che ho amato. Se preferite, percorrete la grande arteria urbana di Andrassy Avenue con il maestoso Teatro dell’Opera.
Proseguendo invece verso sud vi addentrate nel quartiere ebraico dove c’è la Grande Sinagoga. È la più grande d’Europa, bellissima nei suoi mattoni rossi e gialli. Unendo il sacro al profano, questa è anche la zona cult della vita notturna, con una concentrazione di ruin pub da far fare l’alba che manco te ne accorgi.
Se virate verso ovest, avvicinandovi al fiume, praticamente di fronte al Ponte della Libertà c’è il Mercato Centrale. È un meraviglioso edificio di fine ‘800 che richiama tanti turisti ma, per fortuna, anche molte persone del posto. È solo il più noto dei mercati di Budapest, ne ho visitati parecchi ma anche in questo caso c’è un articolo dedicato, così come per i caffè.

Il Mercato Centrale di Budapest

Cosa vedere a Buda

Passiamo ora a Buda (ecco la mappa), la mia parte preferita della città, anche perché da qui il mio Parlamento può essere ammirato in tutto il suo splendore. Qui potete arrampicarvi sulla Collina del Castello che domina il Danubio (inserita dall’Unesco nel Patrimonio dell’Umanità), con punti panoramici meravigliosi. La vista che davvero mozza il fiato per me si coglie dal Palazzo Reale, soprattutto quando si avvicina il tramonto e le luci si accendono.
Da qui potete raggiungere la città vecchia col Bastione dei Pescatori e le sue meravigliose torri bianche, e la Chiesa di Mattia Corvino. Parliamo di altre super icone di Budapest, punto nevralgico della storia locale. La vista è incredibile e le foto si sprecano.

La Chiesa di Mattia Corvino a Buda, tappa fondamentale della mia mini guida di Budapest

Tutte le viette che circondano la piazza sono meravigliose, è uno dei miei angoli preferiti. Piccole casette colorate che per un attimo ti fanno immaginare come doveva essere il villaggio nei secoli passati. La parte sottostante che porta verso il Danubio invece mi ricorda molto Montmartre, con le scalinate in discesa (o in salita, ma sempre piacevole, se volete comunque c’è la funicolare). Girate su e giù andando in direzione nord fino al quartiere di Obuda, dalle parti del Ponte Margherita, merita davvero. L’Isola Margherita visitatela se andate in primavera/estate, essendo molto verde perde molto in inverno.
Se invece proseguite verso sud potete farvi una scarpinata fino alla Statua della Libertà, con la bella signora che a braccia aperte proclama dalla collina l’indipendenza della città. Qui c’è anche la Cittadella, antica fortezza.

La Statua della Libertà a Buda

Terme

Budapest è conosciuta in tutta Europa, e non solo, per le sue sorgenti termali e minerali. Solo il pensiero ci strappa un sorriso. Vi consiglio di provare assolutamente uno dei tanti bagni, perché sono frequentati non solo dai turisti ma anche dagli ungheresi, e si apprezza la connotazione sociale. È proprio come stare seduti in un bar a fare due chiacchiere, solo che invece della sedia c’è l’acqua. Ecco i bagni in cui sono stata io (cliccate sulla mappa), entrambi a Buda e affacciati sul Danubio.

Bagni Gellert
Qui ho passato ben 5 ore a sguazzare fra le sue quattro vasche termali e le due saune. Una in particolare ha una panca ergonomica in mosaico dove stavo addirittura per addormentarmi tanto ero rilassata. Ci sono anche piscine e vasche esterne. Portatevi ciabatte, asciugamano (si può affittare un accappatoio) e una cuffia se volete fare il bagno nella piscina centrale (altrimenti si acquista per 700 fiorini). Il lucchetto lo forniscono loro.
Info: Kelenhegyi Utca 4, Budapest

Bagni Rudas
Ho scelto di venire qui perché pare abbiano conservato al meglio lo stile turco (eredità di un’invasione che ha lasciato una forte impronta sulla città). Risalgono a 500 anni fa! C’è una bella vasca ottogonale e altre vasche più piccole laterali con diverse temperature, il tutto sotto un’antica cupola. Si entra in un paradiso di vapore molto intimo, e per viverlo al massimo (e stare completamente nude) andateci il martedì in cui è consentito l’accesso solo le donne (gli altri giorni gli uomini, nel weekend entrambi). Portate asciugamano e ciabatte, il lucchetto lo danno loro.
Info: Dobrentei Ter 9, Budapest

A Budapest c’è davvero l’imbarazzo della scelta comunque. Ero indecisa tra i bagni Gellert e quelli di Szechenyi a Pest (avete presente le famose foto della gente che gioca a scacchi in piscina con alle spalle un edificio giallo?), ma mi han detto che a livello di vasche interne avrebbe bisogno di una ristrutturata. Altri bagni da tener presente sono i Bagni Veli Bej, Lukacs e Kiraly, tutti a Buda.

I Bagni Gellert, una delle terme della mia mini guida di budapest
Bagni Gellert

Musei

Anche qui potete scegliere quello che più fa per voi, dal Museo delle Belle Arti fino a quello della Finanza passando per l’Etnografico, Budapest offre di tutto. Io ho optato per quelli che più mi facevano scoprire la città dal punto di vista storico e artistico  (ecco la mappa):

Galleria nazionale ungherese
Ospitata dal Palazzo Reale, vanta ben quattro piani strapieni di arte locale, dalle opere rinascimentali e barocche fino alle ultime tendenze per una perfetta visione d’insieme. Oltre alla collezione permanente ci sono mostre temporanee (io ne ho vista una bellissima su un fotografo ungherese). C’è da passarci una giornata intera, io all’acqua di rose ci sono stata quasi quattro ore!
Indirizzo: Budavári Palota, Budapest

Museo Casa del Terrore
Un nome una garanzia, come si intuisce dalle foto delle vittime già sulle mura esterne. In questo felice palazzo sia i fascisti ungheresi sia gli stalinisti hanno torturato migliaia di persone (era la sede della polizia segreta per intenderci) dalla seconda guerra mondiale fino alla rivolta antisovietica del 1956. Non manca nemmeno la ricostruzione delle celle. Un museo importante per capire l’anima di Budapest. Anche qui c’è da passarci una giornata, tra video, cimeli e fotografie su tre piani, con in sottofondo una musica davvero inquietante.
Indirizzo: Andrássy Utca 60, Budapest

Per gli amanti della fotografia, c’è il Centro di Fotografia Contemporanea Robert Capa (sapevate che questo mostro sacro era ungherese?), e la Casa dei Fotografi Ungheresi a un minuto a piedi, che però non ho potuto visitare perché era chiuso a data da definirsi, date un occhio.

La Galleria Nazionale Ungherese
Galleria nazionale ungherese

CONSIGLI DI VIAGGIO

Come arrivare

Ho volato a prezzi bassissimi con Ryanair! Il Ferenc Liszt International Airport si trova a soli 24 km da Budapest e permette di raggiungere facilmente il centro città. Prendete il bus 200E subito fuori dall’aeroporto fino al capolinea (Kobanya-Kispest M). Appena scese, alla vostra sinistra c’è l’entrata della Metropolitana 3 che vi porta verso il centro. Per entrambi i mezzi serve un biglietto.

Come muoversi

Budapest è ben servita dai mezzi (ecco il sito dell’azienda del trasporto pubblico). I biglietti costano 350 fiorini e sono acquistabili alle macchinette (non sempre accettano i contanti), agli sportelli (li ho visti solo in alcune metropolitane), alle edicole, oppure direttamente sul bus a 450 fiorini. Potete prendere un carnet da 10 biglietti (3.000 fiorini), un biglietto da 24 ore (1.650 fiorini), 72 ore (4.150 fiorini), 7 giorni (4.950 fiorini), 15 giorni (6.300 fiorini, acquistabile solo agli sportelli) e mensile (9.500 fiorini). Attente ai controlli, la multa è di 8.000 fiorini che raddoppia se non si paga al momento in cash.

Dove mangiare

A livello di ristoranti, è stato difficile trovarne di non turistici, anche chiedendo alle persone del posto (pare gli ungheresi amino mangiare a casa). Preferisco un langos al mercato… ve ne parlerò a breve! Ecco comunque due valide trattorie (e la mappa):

Ildiko Konyhaja: (Fo Utca 8, Buda) a un passo dal Ponte delle Catene, questa locanda piccola e accogliente serve piatti tipici abbondanti e a buon prezzo;

Kisharang: (Oktober 6 Utca 17, Pest) non mi ha fatto impazzire onestamente, ma i piatti sono economici e tradizionali, l’atmosfera è ruspante ed è a un minuto a piedi dalla basilica.

Dove dormire

Aggiornamento 2024: l’ostello in cui ho lavorato io, ora non è più un ostello ma fornisce letti o camere in affitto. Dovesse interessare, questo è il sito: bebudgetrooms.com. Si trova a Pest meridionale, in una zona tranquilla e sicura (sia io sia le ragazze che lavoravano con me non abbiamo avuto problemi a tornare dal centro a notte fonda anche da sole, ovviamente però ognuna si calibri sul proprio istinto). A gestire il tutto ci sono sempre Laco e Vera, rispettivamente il padrone e sua moglie, e sono super gentili e disponibili!

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