Diari dall’Irlanda: aspettando Jon Snow sul Monte Torc

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Altra gitarella in Irlanda: ho raggiunto la cima del Monte Torc, dopo un bel trekking fra boschi da fiaba e vallate solitarie stile Trono di Spade

La conclusione a cui sono giunta è che in Irlanda le cose vanno meritate. Troppo facile dire “voglio andare lì e vedere quello”. No! Devi pedalare, camminare, ammazzarti di fatica. E poi quando raggiungi la meta, è talmente bella che dimentichi tutto il resto.
Anche l’avventura di ieri infatti è nata come una semplice passeggiata. Io e gli altri due ragazzi che lavorano con me in ostello a Killarney volevamo fare un giretto nel pomeriggio dopo pranzo, così tanto per digerire. Abbiamo chiesto al capo, che ci ha suggerito di fare trekking sul Monte Torc. “Ma non è troppo impegnativo? Con le tempistiche ce la facciamo? Sono quasi le 16 gli abbiamo chiesto. “Sì sì tranquilli, andate!” ha risposto. Con il senno di poi, mai fidarsi di chi ama correre per ore nel parco, di notte, con una lampada in testa.
Così, siamo andati in bici fino all’inizio del cammino e da lì abbiamo proseguito a piedi. Siamo entrati in un bosco di fate con alberi ricoperti di muschio, dove l’unico rumore proveniva da un piccolo ruscello.

monte torc irlanda

Dopo questo ingresso fiabesco, siamo approdati a una vallata meravigliosa circondata dalle montagne. Da qui la tanto attesa “passeggiata” si è trasformata in una sfiancata di 14 km, oltre tre ore tra salita e discesa lungo il fianco del Monte Torc, cullati da folate di vento da far barcollare e da una pioggerellina che, per fortuna solo a tratti, ci sferzava il viso.
La cima della montagna (di circa 540 m) ovviamente non la vedevamo, ogni volta pensavamo “ecco adesso ci siamo” e invece c’era un’altra salita. Ma il panorama che ci circondava era da strappare il cuore. Abbiamo incrociato solo 6 persone, le abbiamo contate. Non c’era nemmeno una pecora, nemmeno una mucca. Non un rifugio, non una chiesa, niente. Un paesaggio totalmente incontaminato. Le uniche creature che ci saremmo aspettati di incontrare erano Jon Snow e gli altri Guardiani della notte. O un dinosauro al massimo.

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Nonostante la fatica, grazie a quella vista mi ritenevo già soddisfatta. Poi però, arrivati finalmente sulla cima del monte, le porte del paradiso si sono aperte. Posso dire di aver visto poche volte un panorama simile in vita mia. Una vista senza fine su Killarney, sui laghi del parco nazionale con le piccole isole, con Ross Castle e la Muckross House. Mi sentivo sulla vetta del mondo. Nessuno spiraglio di sole, le nuvole correvano lontane cariche di pioggia. Non mi sarei stupita se avessi potuto salirci sopra e volare via con loro.

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