Cosa vedere a Cork, così tremendamente Irish

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Vi racconto la mia giornata trascorsa in una città very Irish tra quartieri operai, negozietti vintage e locali deliziosi: ecco cosa vedere a Cork

Per fortuna ho seguito il mio istinto e sono andata a Cork! Alcuni infatti mi avevano detto “non è niente di speciale”… ma la curiosità continuava a solleticarmi il naso: parliamo infatti della seconda città d’Irlanda per numero di abitanti dopo la capitale. Si trova sulla costa Sud-orientale a circa un’ora e mezzo da Killarney, dove lavoro in ostello tramite Workaway. Così avendo due giorni di pausa ho preso il pullman e sono partita la mattina presto.

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L’ostello che ho scelto era il più economico, Sheilas, niente di favoloso ma pulito e soprattutto a un passo dal centro. Senza contare lo staff ultra gentile che mi ha pure offerto la colazione in quanto “collega di lavoro”. Appena arrivata, ho capito subito di trovarmi in una città che mi sarebbe piaciuta: nelle prime vie sono finita in almeno quattro meravigliosi negozietti vintage in cui avrei comprato di tutto (“per fortuna” Ryanair mi asporterebbe un rene se lo zaino superasse i 15 chili, quindi non ho aperto il portafoglio).

Subito dopo però mi sono trovata immersa nella bolgia del centro, all’interno di una isoletta lambita dai due bracci del fiume Lee (North e South Channel), che si ricongiungono poco dopo per sfociare in mare. Qui si cammina per strade affollate piene di negozi per shopping victims. Sono andata a fare un giretto anche all’English Market, davvero molto carino, ma dopo il Chelsea Market di New York penso di aver visto tutto!

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Come sempre però la massa non fa per me, così sono andata oltre il South Channel e mi sono ritrovata in piccole vie silenziose, con le tipiche casette degli operai che vediamo sempre nei film ambientati in Irlanda. A volte coloratissime, a volte malinconicamente grigie o di mattoni, ma sempre terribilmente vere. C’era una quiete meravigliosa per queste strade. Qui mi sono fermata a bere il tè in un bar che mi ha incantata, Alchemy Coffee and Books, a pochi passi dal forte medievale. Non sarei mai uscita… tra l’arredamento, la musica e l’atmosfera, ero in uno stato di beatitudine incredibile, persino il bagno era meraviglioso!

La tappa successiva del mio tour è stato lo storico quartiere di Shandon, esattamente dall’altra parte della città oltre il North Channel. Anche qui mi attendeva la tipica Irlanda. Pare che in questa zona della città quelle che erano le minuscole e povere abitazioni degli operai siano ricercatissimi e costosissimi pied a terre.

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Nel complesso, dopo aver visitato Cork, posso dire di essere d’accordo con chi la ritiene la città più tipica, meno internazionale e più Irish di Dublino. Ammetto però che dopo aver passato tanti giorni a Killarney a un passo dal parco nazionale, le città mi stanno un po’ strette, così la mattina seguente rincorrendo il pullman appena partito sono tornata in pista: destinazione Kinsale, un villaggio sul mare a una trentina di chilometri da Cork, seguitemi!

CONSIGLI DI VIAGGIO

Come arrivare

Sono partita da Killarney viaggiando su un pullman della Bus Èireann, spendendo 21 euro per un’ora e mezzo di viaggio. La Dublin Coach, più economica, non effettua la tratta purtroppo. Lo stesso da Cork a Kinsale (facendo andata e ritorno in giornata ho risparmiato spendendo 13 euro invece di 19 per 40 minuti di viaggio). Vale ovviamente anche l’opzione treno con la Irish Rail. Essendo la seconda città d’Irlanda infatti, Cork è ben collegata con il resto del Paese.

Dove dormire

L’ostello Sheila’s è costato 18 euro (un letto in una camerata mista da otto persone). Dalla stazione del pullman ci si arriva in poco più di 5 minuti a piedi. La via è tranquilla e silenziosa, a due passi da pub e negozi. Nonostante la carineria infinita dello staff, devo dire che la stanza era piuttosto piccola con una sola finestra stile grata sul soffitto, non c’erano armadietti (i locker, gratuiti, sono al piano terra) e i letti non erano dotati di presa elettrica.

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