Cosa vedere a Cracovia in 4 giorni: le mie chicche

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Dalla Città Vecchia al quartiere ebraico, fra street food e book café in versione polacca: le mie dritte su cosa vedere a Cracovia in 4 giorni

Partiamo da un presupposto: delle città che ho visitato nel mini tour in Polonia, Cracovia è la mia preferita. È ricca di storia (del resto è stata la capitale reale), ha un quartiere ebraico che trasuda fascino, e da brava città universitaria è piena di locali e club. Ed è il punto di partenza per visitare Auschwitz, un omaggio alla memoria che volevo rendere da tanto tempo. In sostanza, Cracovia è una meta dalle mille facce che mi ha dato moltissimo. Pronte per scoprire la città più turistica della Polonia?

Cosa vedere a Cracovia in 4 giorni? La Chiesa di Santa Maria nella piazza centrale
La Chiesa di Santa Maria

Cracovia è nel Sud del Paese, nell’area della Piccola Polonia (Malopolska) in una valle ai piedi dei Carpazi. È una città che da visitare è semplicemente perfetta: abbastanza grande ma a misura d’uomo, turistica ma con la propria autenticità. Ha un patrimonio storico importante, a tratti terrificante (vedi Olocausto), ma con tante opportunità di svago, come i locali di cui vi parlerò in fondo all’articolo. Del resto Cracovia è il cuore culturale e universitario del Paese, che si traduce in una movimentata vita notturna.
Per visitarla servono almeno 4 giorni, inclusa una tappa nei dintorni. Se poi amate i musei, l’offerta è davvero vasta e non basterebbe una settimana. Mi mangio ancora le mani per essermi persa il Museo Nazionale, e quello della storia della fotografia, che credo sia unico nel suo genere in Polonia. Intanto vi agevolo la mappa della città.

Il Cytat Cafè nel quartiere ebraico
Cytat Cafè nel quartiere ebraico

La Città Vecchia

Cracovia vi stupirà per la sua ricchezza storica e culturale, e non è difficile capirne il perché. È stata capitale della Polonia fino ai primi del 1600, quando Sigismondo III le preferisce Varsavia. Passa poi sotto l‘Impero Austro Ungarico. Il Paese infatti dal 1795 viene spartito fra varie potenze, per tornare indipendente solo nel 1918. Tutto questo si tocca con mano nel centro storico, la Città Vecchia Patrimonio Unesco, di una bellezza memorabile.
Cominciate la visita passando dalla Porta di San Floriano, l’unica testimonianza dell’antico sistema di fortificazione (un tempo erano 7 porte e 47 torri) insieme al Barbacane, e a un breve tratto delle mura che cingevano la città. Oggi al loro posto c’è il Planty, un anello verde che dà respiro. Proseguite dritte e arrivate a Rynek Glowny (“piazza principale”), il cuore pulsante di Cracovia. Di notte illuminata è ancora più bella.

Rynek Glowny è la piazza medievale più grande d’Europa. A farle da cornice, bellissimi palazzi colorati. Al centro si erge il Mercato dei Tessuti, fulcro del commercio fin dal 1300 dove oggi vendono souvenir e prodotti di artigianato. Al piano superiore invece c’è la Galleria d’arte Polacca del XIX secolo. Per immaginare come potesse essere il mercato in passato, si può scendere e visitare la Rynek sotterranea, un museo che riporta indietro di centinaia di anni fra resti di mura, oggetti e botteghe artigiane.
L’altra grande protagonista della piazza è la Chiesa di Santa Maria, in mattoni rossi e con due altissime torri. Esiste da prima della fondazione di Cracovia. L’ingresso per i turisti è separato da quelle dei fedeli, con orari precisi per visitarla (11:30-17:45, domenica e festivi 14-17:45), che io non sono riuscita a incastrare purtroppo. Non fate il mio errore, perché è di una bellezza struggente.

Cosa vedere a Cracovia in 4 giorni? Il Mercato dei Tessuti
Il Mercato dei Tessuti

La collina del Wawel

Uscite dalla Città Vecchia vi aspetta l’antico centro del potere statale, sede ducale, vescovile e reale di Cracovia. Addirittura, secondo la leggenda, qui dimorò un drago. Salite per le stradine lungo il colle che sovrasta la Vistola, il fiume che attraversa la città. Arrivate in cima, oltre a una bella vista trovate edifici sia sacri che profani da visitare, prima fra tutte la Cattedrale del Wawel. È il luogo di culto più importante della Polonia, dove venivano incoronati i sovrani. Oggi si godono l’eterno riposo insieme a eroi nazionali, illustri poeti e Santo Stanislao, il patrono del Paese. L’accesso è gratuito, mentre con un biglietto cumulativo si può visitare la Campana di Sigismondo, le Cripte Reali, il Museo della Cattedrale e quello Arcidiocesano. L’altra chicca è il Castello Reale che ospita sia mostre permanenti, come il Tesoro e l’Armeria della Corona e le Camere di Stato, sia mostre temporanee.

Cosa vedere a Cracovia in 4 giorni? Il Castello Reale sulla collina del Wawel
Il Castello Reale

Quartiere di Kazimierz

Andiamo nella mia zona preferita di Cracovia, il quartiere ebraico, anche questo Patrimonio Unesco. L’atmosfera è diversa, più rilassata e meno turistica. Un tempo infatti era una città a parte. Il nome viene dal re Casimiro III il Grande, che la fondò nel 1400. Per secoli Kazimierz è stato uno dei più importanti centri ebraici d’Europa. Nel 1800, inglobata da Cracovia, si trasforma in centro ortodosso. Contate che negli anni ’30 gli ebrei costituivano 1/4 della popolazione cittadina. Ci pensarono i nazisti a sterminarli nei lager, spostandoli prima nel Ghetto, di cui parleremo fra poco.
Il quartiere col tempo è caduto in rovina, per poi rinascere negli anni ’90. Oggi attrae sia per il suo patrimonio storico (ci sono ben sette sinagoghe) sia per le caffetterie, i club e i ristoranti. Ma per fortuna la sua anima sgarrupata sopravvive in molti scorci. E si capisce che ne ha passate tante.

Cosa vedere a Cracovia in 4 giorni? Il quartiere ebraico

All’inizio del quartiere immergetevi nell’atmosfera ebraica allo Stary Sklep Old Shop in Ulica (Via) Brzozowa 7, un minuscolo negozio vintage che pare un museo. Fate due passi su Ulica Miodowa fino al cuore nevralgico di Kazimierz, Plac Nowy (Plac significa “Piazza”). Ci si affacciano bar e ristoranti, ma la perla è nel centro: una struttura rotonda che è la mecca dello street food polacco. La regina è la “zapiekanka”, una baguette aperta che qui, diversamente da altre città, viene farcita in mille modi. Di giorno ci sono alcune bancarelle.
Ormai mainstream ma semplicemente bello al di là del film, è quello che viene chiamato “il passaggio di Schindler’s list”. Spielberg ci ha girato infatti alcune scene della famosa pellicola. L’ingresso è in Ulica Jozefa 12. È uno dei più bei cortili di Kazimierz, con botteghe, locali e tavolini sotto le frasche.

Il passaggio di Schindler’s list
Il passaggio di Schindler’s list

Molto fascinosa è la vecchia Piazza del Mercato, Plac Wolnica, dove c’è anche il Museo Etnografico. Mi è piaciuta tanto Ulica Szeroka, cuore storico del quartiere. Per la sua grandezza sembra più una piazza, con tavolini di ristoranti e bar. Sono rimaste due delle quattro sinagoghe: la Sinagoga Vecchia e quella di Remuh, la più piccola di Cracovia con un minuscolo cimitero. Non perdetevi la Ksiegarnia Austeria al numero 16, una libreria specializzata in materia ebraica.
Andando a zonzo sono incappata in un Food Market nella facilissima Ulica Swietego Wawrzynca 16. È perfetto per mangiare qualcosa. Proseguendo sulla via arrivate alla Basilica di Corpus Domini. Imponente, in mattoni rossi, con una facciata del 1400-500, è una meraviglia. Come mai una chiesa a Kazimierz vi state chiedendo? Perché ci viveva anche una comunità cristiana. Appena fuori dal quartiere c’è il Nuovo Cimitero Ebraico in Miodowa 55 (chiude alle 16).

Plac Wolnica
Plac Wolnica

Quartiere di Pdogorze

Ecco il quartiere più impegnativo, che si trova dall’altra parte della Vistola. È qui che i nazisti nel 1941 alzarono un muro, cacciarono gli abitanti e crearono il Ghetto ebraico. È rimasto solo un breve tratto di muro in Ulica Lwowska 29 e in Ulica Limanowskiego 60/62.
Per quello che ho visto, Pdogorze in sé non è nulla di speciale ma merita ovviamente una visita. Nella grande Plac Bohaterów Getta (Piazza degli Eroi del Ghetto) sono sparse sculture a forma di sedie e arnesi, che danno un senso di abbandono palpabile. Qui i nazisti radunavano gli ebrei per le deportazioni. Al numero 18 c’è la Farmacia sotto l’Aquila di Tadeusz Pankiewicz. Ariano polacco, continuò a lavorare dando sostegno agli ebrei. Oggi il negozio è un museo. Pankiewicz racconta tutto nel libro che vi consiglio in fondo all’articolo. Altra attrazione è la Fabbrica di Schindler, in Ulica Lipowa 4, dove lavorarono e si salvarono oltre mille ebrei. È diventata un museo.

Cosa vedere a Cracovia in 4 giorni? L’installazione nella Piazza degli Eroi del Ghetto nel quartiere di Pdogorze
L’installazione nella Piazza degli Eroi del Ghetto

Nei dintorni di Cracovia

Ci sue sono tappe interessanti, entrambe Patrimonio Unesco ed entrambe visitabili in giornata: le Miniere di Sale, e il campo di concentramento Auschwitz-Birkenau. Le prime le ho saltate per mancanza di tempo purtroppo, ma me le hanno consigliate in tanti. Auschwitz invece è stato una delle ragioni per cui sono andata in Polonia. Un’esperienza di una potenza devastante, a cui dedicherò un articolo intero.

L’ingresso di Auschwitz-Birkenau
L’ingresso di Auschwitz-Birkenau

CONSIGLI DI VIAGGIO

Come arrivare

Ho volato da Milano con Ryanair. L’aeroporto di Cracovia si trova a una decina di chilometri dal centro città, ed è collegato via bus o treno. Il treno è l’opzione più cara ma la migliore perché ci mette 20 minuti. Io per non aspettare troppo ho optato per il bus, ma ho viaggiato per 45 minuti in piedi pigiata fra mille persone. Il biglietto si fa alla macchinetta alla fermata, direttamente davanti all’aeroporto, e costa 4 zloty (90 centesimi al cambio attuale). Sia che prendiate il treno sia il bus, arrivate alla stazione di Cracovia che dista solo 10 minuti a piedi dalla Città Vecchia. La stazione è molto grande, per andare verso il centro seguite la segnaletica per Ulica Pawia.

Dove dormire

Sono stata al Greg & Tom Hostel e mi sono trovata benissimo. Posizione perfetta in Ulica Pawia, a due minuti a piedi dalla stazione e 5 dalla Città Vecchia. Molto pulito, staff fantastico, camerata da 6 spaziosa. Ma la chicca è un’altra: colazione e cena gratis e abbondanti!

Dove mangiare

Mangiare in Polonia dà molta soddisfazione e costa poco. Cracovia c’è l’imbarazzo della scelta. Attente però ai ristoranti super turistici. Ecco due posti che mi ha consigliato lo staff dell’ostello, per gustare la cucina tradizionale polacca.

Przyzstanek Pierogarnia
Indirizzo: 
Szewska 25, Cracovia (Città Vecchia)
È una catena alla mano senza servizio al tavolo, specializzata in “pierogi” (i tipici ravioli polacchi) e sono super ottimi.

Restauracja Polska
Indirizzo: 
Beera Meiselsa 22, Cracovia (Kazimierz)
Una taverna a un minuto da Plac Nowy, dove potete assaggiare davvero tanti piatti tipici polacchi. Io volevo stare leggera e ho ordinato la “pomidorowa”, la zuppa con pomodori e spaghettini/riso.

Plac Nowy
(Kazimierz)
Vi scrivo il nome della piazza in generale perché, come vi ho scritto prima, al suo centro ci sono tanti localini di street food (qualcuno anche con tavolini e sedie) per assaggiare la “zapiekanka”. Non so dirvi quale sia il migliore, girate intorno e scegliete quello che fa per voi.

Il mercato di Stary Kleparz
Indirizzo:
 Rynek Kleparski 20, Cracovia
Se mi seguite da tanto, sapete quanto io adori i mercati. Gironzolando dietro il mio ostello ho scoperto questo mercato semi coperto, appena fuori dalle mura della Città Vecchia. Non si può mangiare ma vendono di tutto a livello di cibarie, dalle spezie ai porcini, dalle pannocchie ai formaggi, ma anche vestiti e altri generi. È il classico mercato di quartiere con le vecchine col carrello della spesa. È aperto fino al primo pomeriggio, domenica esclusa.
bar mleczny

Bar mleczny
Questi invece sono due “bar mleczny” (una sorta di self service made in Polonia molto economici) che mi hanno consigliato fonti affidabili, ma sono rimasti nella wishlist. Sono entrambi nella Città Vecchia:
– Gospoda Koko in Ulica Golebia 8 (così autentico da avere il menu solo in polacco)
– Chimera Bar Sałatkowy in Ulica Sw. Anny 3, perfetto se avete bisogno di una sana dose di verdure

Al mercato di Stary Kleparz
Al mercato di Stary Kleparz

Locali

Sono letteralmente impazzita per le caffetterie di Cracovia. Anche a Breslavia ho trovato posti carinissimi, ma qui la concentrazione è davvero alta, e sono spesso abbinati a librerie. L’atmosfera è sempre calda e accogliente. Che sia merito del clima poco mite della Polonia? Ecco i miei posti preferiti:

Massolit Books & Café
Indirizzo:
 Felicjanek 4, Cracovia
Si trova appena fuori dalla Città Vecchia. In un pomeriggio di pioggia, quando attraverso la porticina ho visto l’interno delizioso, mi sono fiondata a bere un tè bollente. Ci sono diverse salette, la mia preferita è quella all’entrata per il suo fascino retrò.

Kurant
Indirizzo:
 Rynek Glowny 36, Cracovia (Città Vecchia)
Proprio nella Piazza Principale, vende libri di musica, biografie di autori e CD. E infatti la musica è fighissima. Ci sono pochi tavolini, anche uno minuscolo con vista sulla piazza.

Cytat Café
Indirizzo:
 Miodowa 23, Cracovia (Kazimierz)
Qui cadiamo nell’hipster, ma è davvero una bella caffetteria piena zeppa di libri e piante. Dà un senso di calore avvolgente bellissimo, sarebbe il mio coworking ideale. È a fianco di Plac Nowy.

Massolit Books & Café
Massolit Books & Café

CONSIGLI LETTERARI

Ho letto “Il farmacista del ghetto di Cracovia” di Tadeusz Pankiewicz in cui è il farmacista stesso a raccontare quello che è successo nel ghetto. Nella sua farmacia, aperta h24, si tenevano riunioni clandestine, si smerciavano viveri e documenti falsi per aiutare gli ebrei. È una testimonianza tremenda della ferocia nazista, un vero e proprio pugno nello stomaco. Almeno sapete quello a cui andate incontro.

PS: se volete sentire i miei racconti polacchi direttamente dal mio vocino, mi trovate sul podcast.

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