Se siete di corsa, bisogna andare sul sicuro. Ecco cosa vedere a Dresda in un giorno: 5 tappe che mi hanno fatto cogliere il cuore della città
Dresda, questa sconosciuta. L’ennesima meta super interessante, ma ingiustamente snobbata. Ho visitato la città tedesca, capitale della Sassonia, in un press tour a luglio. Spesso infatti partecipo a viaggi per gruppi di giornalisti. Non giro da sola, è tutto organizzato, ma scopro sempre tante cose belle. Quindi mi pare utile condividere con voi quello che ho visto, vissuto e testato di persona. Ho passato a Dresda un giorno solo, pochissimo per conoscerla come si deve, ma con le 5 tappe che vi consiglio potrete coglierne l’anima. Pronte per un giretto in Tedeschia?
Piccola cornice introduttiva. Dresda è nella parte orientale della Germania, vicino al confine con la Repubblica Ceca. E come tante città tedesche, è stata ricostruita dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. E si è ricostruita bene direi, con un finto antico da una parte, e una rivisitazione moderna dall’altra. Ha vissuto l’epoca della DDR (Repubblica Democratica Tedesca), quando dal 1949 al 1990 la Germania era divisa in Est e Ovest.
Il tour che ho fatto io non ha toccato le solite tappe da cartolina, ma mi ha dato un’idea della città, che ho trovato molto vivace. Contate che ci sono una cinquantina di musei e una trentina di edifici per il teatro e la musica. E con i suoi 560.000 abitanti, Dresda è decisamente a misura d’uomo. Il fiume Elba che l’attraversa poi le dà quel tocco in più tipico delle città sui fiumi. Ecco intanto la mappa.
1 – La Fraukirche a Neumarkt
Questa sarà l’unica cosa da vedere a Dresda di carattere “istituzionale” che vi consiglio, ma non si può non partire da qui. Neumarkt è la piazza principale della città, molto ampia e ariosa, cuore pulsante del centro storico. L’albergo in cui stavo io era proprio qui, e me la sono goduta per bene. La Frauenkirche, che significa “Chiesa di Nostra Signora”, è la “nuova vecchia chiesa” che si erge maestosa. Bombardata senza sosta, è stata ricostruita fedelmente nel suo Barocco originale. È contornata da palazzi color pastello, anche loro riportati in vita post guerra. Non mi stupisce la Frauenkirche sia una delle chiese luterane più belle della Germania. Pensate, è stata riaperta al pubblico solo nel 2005, dopo una ricostruzione realizzata soprattutto grazie alle donazioni di chi voleva far risorgere la perla cittadina. Dopo i bombardamenti infatti è sparita dallo skyline di Dresda per oltre mezzo secolo.
2 – La riva del fiume Elba
Se da Neumarkt proseguite verso l’Elba, e attraversate l’Augustusbrücke (il ponte di Augusto). Dall’altra parte vi attende una bella vista sul centro storico. E scoprirete una zona molto amata da cittadini e turisti. Lungo la riva, col bel tempo vedrete gente sdraiata nell’erba a prendere il sole, a leggere, a fare picnic. Molti vanno a zonzo in bicicletta, anche se devo dire ci sono meno piste ciclabili rispetto ad altre città tedesche in cui sono stata. Ci sono locali sparsi qui e là, e soprattuto in estate si organizzano molti eventi. Insomma una zona verde (ora giallo global warming) da godersi appieno. E contate che oltre il 60% della città è coperto da boschi, giardini e parchi. Non a caso se ne era innamorato nel 1700 il pittore Bernardo Bellotto, detto il Canaletto in onore del famoso zio. Ha riprodotto il panorama visto dalla riva dell’Elba in vari quadri.
3 – Il quartiere di Neustadt
La riva di cui vi parlo si trova nel quartiere di Neustadt, che significa “città nuova”. È la parte moderna di Dresda, quella che mi è piaciuta di più. Mi ha infatti riportato alla mente delle zone alternative/hipster di Berlino, ma in versione ristretta. Il quartiere si divide in due parti: Innere e Outer Neustadt, ovvero interna ed esterna (paradiso della vita notturna), penso in riferimento alle antiche mura. Il confine è segnato da Anton e Bautzner Strasse, le due arterie a fianco di Albertplatz.
Ho avuto un’oretta libera e sono andata in giro per le vie piene di bar, ristoranti e negozi. Infilatevi nei cortili, riservano grandi sorprese, come una sorta di comunità di condomini contro la gentrificazione. Mi hanno chiesto di non diffondere l’indirizzo per evitare masse di turisti, ma qui sotto trovate una foto. Fate tappa anche al Alaunpark con dei community garden.
4 – Un salto al Kunsthofpassage
E a proposito di cortili, molto mainstream ma imperdibile è il Kunsthofpassage, perfetto esempio della creatività di Dresda. È nato oltre venti anni fa per ridare vita a cinque cortili un tempo fatiscenti, tutti collegati fra loro. Ora ogni cortile ha il proprio tema, ripreso dalla facciate dei palazzi: creature mitiche, luce, metamorfosi, animali ed elementi atmosferici. Proprio in quest’ultimo cortile ci sono i due palazzi più belli. Uno è giallo come il sole, con applicate delle lastre in alluminio dorate. L’altro invece è color azzurro/blu, con un sistema di tubi e imbuti in alluminio che amplifica il suono della pioggia.
Avrei passato la vita in questo posto: ci sono negozi, bar, atelier, studi e un ristorante. Meglio evitare di portare la carta di credito per non comprare tutto. Nei consigli in fondo all’articolo vi dico dove ho pranzato.
Potete accedere al Kunsthofpassage da Alaunstrasse 70, o Görlitzer Strasse 21-25.
5 – Il complesso del Kraftwerk Mitte
Torniamo dall’altra parte dell’Elba, dove abbiamo visto si trova il centro storico. Poco distante vi snocciolo questa super chicca molto “local”, che assicura pochi turisti e grande soddisfazione. Il Kraftwerk Mitte è un complesso che si trova in Wettiner Platz nel quartiere di Wilsdruffer Vorstadt. Era la vecchia centrale elettrica che riforniva di luce la città nel 1800. È stata recentemente recuperata in chiave culturale. Dal 2012 infatti gli edifici industriali sono stati ristrutturati con particolare attenzione alla sostenibilità, in termini di fornitura e smaltimento efficienti. All’interno del complesso ci sono la Staatsoperette (il teatro dell’operetta) e il tjg (“theater junge generation”, il teatro di bambini e adolescenti) aperti nel 2016. Non mancano musei, cinema, coworking, un super club e locali vari. Fighissimo il T1 bistro&cafe con clienti di ogni tipo, di cui molti studenti che arrivano dall’Università della Musica dall’altra parte della piazza.
Se avete tempo: Schmilka
Durante il press tour ho passato due giorni a Schmilka, un minuscolo villaggio di pescatori sull’Elba, ora albergo diffuso. Bastano 20 minuti a piedi per passare il confine ceco.
Vi consiglio di andarci per due motivi. Il primo è che durante il tragitto in treno di 45 minuti, costeggiate il fiume. Il paesaggio immerso nel verde e costellato di borghi è il ricordo più bello del viaggio. Siamo infatti nel cuore del Parco Nazionale della Svizzera Sassone. Il nome Svizzera Sassone è stato inventato da due pittori elvetici, che nel 1700 si innamorarono di questi luoghi. Il secondo motivo è perché le vette frastagliate del Parco sono il classico esempio della natura nell’arte romantica. Il pittore tedesco Caspar David Friedrich le ha immortalate perfettamente. E se a Smilka fate una passeggiata lungo l’Elba, scoprirete un’oasi di pace che mi porto ancora nel cuore. Una perla della Sassonia che non dovreste perdere.
Il mio viaggio è poi proseguito in solitaria a Berlino, libera come una farfallina. Stay tuned!
CONSIGLI DI VIAGGIO
Come arrivare
Atterrata a Berlino, ho preso direttamente in aeroporto il treno che in 1 ora e 45 minuti mi ha portato nella stazione centrale di Dresda. Ho comprato un biglietto da 9 euro che a giugno, luglio e agosto permetteva di viaggiare su tutti i regionali e i mezzi pubblici della Germania nel mese prescelto. È stata una novità di quest’anno, spero ripetano l’offerta, controllate sul sito Deutsche Bahn.
Dove dormire
Steigenberger Hotel de Saxe
Indirizzo: Neumarkt 9, Dresda
Io ovviamente non me lo potrei permettere, ma in caso abbiate un budget adatto per un albergo di lusso, ve lo consiglio vivamente. È in super centro, nella piazza della Frauenkirche.
Dove mangiare
BrenNessel
Indirizzo: Schützengasse 18, Dresda
Una tappa fissa a Dresda. È stato uno dei primi ristoranti vegetariani in città, dove potete assaggiare piatti tradizionali. Merita sia all’interno, sia nel dehor. I prezzi sono modici.
Zum Schiesshaus
Indirizzo: Am Schiesshaus 19, Dresda
Non ci sono stata, ma mi hanno detto che è molto ma molto apprezzato da chi vuole gustare la cucina locale. Anche la location è molto tipica.
Lila Sosse
Indirizzo: Alaunstrasse 70, Dresda
Ecco qui il ristorante nel Kunsthofpassage che vi avevo anticipato. Per stare al passo con la creatività dei cortili, la ripropone nei suoi piatti. A portata di portafoglio.
Guida turistica
Se avete poco tempo e volete qualcuno che vi porti in giro, vi consiglio Thomas, che ha guidato il press tour in modo fantastico. È di Dresda e ama la sua città. Questo è il suo sito: showme-aournd.de
Ciao sono Claudia, giornalista milanese non imbruttita, vivo di viaggi in solitaria, scatto foto compulsivamente e divoro libri