Se cercate quartieri autentici lontani dalla massa di turisti a Firenze, San Frediano e Santo Spirito sono la risposta! Ecco il mio mini tour
Sono appena andata a Firenze per lavoro, e non fermarmi un giorno in più sarebbe stato un sacrilegio! Era da una vita che non tornavo nel capoluogo toscano, ed è stata un’emozione fortissima rivedere il centro storico. Dal Duomo a Palazzo Vecchio fino a Santa Croce, avevo gli occhi a cuore. A un certo punto però ho avuto bisogno di fuggire dalla massa di turisti, e di vedere qualcosa di nuovo. È così che ho scoperto la zona dell’Oltrarno, e i quartieri genuini di San Frediano e Santo Spirito. Pronte per un tour in una Firenze più autentica?
L’Oltrarno
Dove si trovano questi quartieri? Sulla sponda sinistra dell’Arno, ovvero quella opposta al centro storico (ecco la mappa). Tengo subito a precisare una cosa: non voglio spacciarmi per l’esperta della zona. Sono arrivata a pranzo e sono rimasta mezza giornata, troppo poco per esplorare tutto. Ma ho fatto dei bei giretti, e spero siano per voi un valido spunto.
L’Oltrarno ha saputo conservare più di altre parti della città la sua identità fiorentina, ed è stata culla dell’artigianato locale. Parliamo della zona inclusa fra Ponte Vecchio, Ponte Amerigo Vespucci e le antiche mura. Durante il 1200, proprio grazie alla costruzione di nuovi ponti, l’Oltrarno ha visto una forte espansione urbanistica intorno ai due principali centri religiosi, Santo Spirito e il Carmine, di cui faremo la conoscenza più avanti.
L’Oltrarno è stata una boccata d’aria fresca. All’ufficio turistico me lo avevano descritto come una Firenze insolita e genuina. Chiacchierando a destra e a manca, mi sono fatta un’idea. Insolita non lo è, ma di sicuro è più autentica. Certe strade sono così strette che non si possono parcheggiare le macchine. E i fiorentini, che mal sopportano il delirio turistico del centro, vengono qui.
Le cose però sono cambiate da quando “Lonely Planet” ha inserito San Frediano fra i 10 quartieri più interessanti. È il primo della lista, seguito da città come Seoul, Lisbona, Dubai e via dicendo. E questo ha incuriosito i turisti. In realtà ne aveva già parlato Vasco Pratolini nel romanzo “Le ragazze di San Frediano”, a cui è seguito anche un film. Ma di questo quartiere parleremo dopo, prima vi presento Santo Spirito da cui è iniziato il mio tour.
Santo Spirito
Attraversando Ponte Vecchio ci immergiamo in un’atmosfera molto più rilassata e da rione rispetto al centro. Arrivate sull’altra sponda, fate un pezzo del trafficato Borgo San Jacopo con alcune case-torri medievali. Appena potete infilatevi in una delle tranquille viette alla vostra sinistra. Non perdetevi però la fontana dello Sprone, fra le più tipiche di Firenze, con uno splendido mascherone in marmo. A renderla suggestiva è anche la sua posizione strategica, proprio all’angolo fra Borgo San Jacopo e Via dello Sprone. E passate per Via Maggio, la via degli antiquari per eccellenza.
Non pensate che su questa sponda dell’Arno ci siano poche attrazioni! A Santo Spirito abbiamo Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli, dove ovviamente ho fatto una sosta per ripigliarmi dal caldo.
Il cuore pulsante del quartiere è Piazza Santo Spirito. È insolita per Firenze, circondata da alberi e con al centro una fontana del 1600. Un tempo qui si riforniva di acqua tutto il quartiere! La piazza prende il nome dalla Basilica di Santo Spirito, che all’interno vanta l’ultimo capolavoro del Brunelleschi.
In settimana di mattina si tiene il mercato, mentre la domenica ce ne è sempre uno diverso (bio, artigianato ecc.). Tutto intorno alla piazza ci sono ristoranti e bar. Una piazza con una movida bella ruspante che, da quello che ho capito, è stata sedata da un’ordinanza comunale dopo le lamentele dei residenti. Avevo voglia di cibo e di ombra, e ho trovato il posticino perfetto proprio in piazza da Pitta M’ingolli. Un bar con tavolini all’aperto, prezzi modici e staff gentilissimo.
Chiacchierando al bar mi hanno detto: “Le guide turistiche segnalavano solo Palazzo Pitti nel nostro quartiere”. Per il resto non se lo filavano proprio. Grandissimo errore. Fatevi un giro senza bussola per le stradine silenziose. Le mie preferite? Via del Campuccio e Via delle Caldaie. Zero macchine parcheggiate e molte biciclette. E anche svariate botteghe.
Nelle mie perlustrazioni sono incappata in Bespoke Shoes in Via della Chiesa, e non volevo più uscire dal negozio. Da generazioni fanno scarpe a mano su misura. Il cliente tipico è uomo, ma ovviamente fanno anche scarpe da donna. Vi servono solo (almeno) 2.000 euro. C’erano il proprietario e un paio di ragazzi che imparavano il mestiere. Ma il quartiere delle botteghe è San Frediano. Molte si sono spostate, ma la prossima volta voglio fare un tour di quelle storiche per tutto l’Oltrarno!
San Frediano
Eccoci nel quartiere più cool per “Lonely Planet”, che fra l’altro cita solo dei locali scordandosi il resto. Che è tanta roba. Ma nonostante la botta di fama planetaria, in San Frediano non ci sono (ancora) i soliti milioni di turisti, le solite catene di negozi e hotel a ogni metro. Un tempo povero e malfamato, mi è sembrato un rione ancora vero, in cui vivono sia fiorentini sia stranieri che lavorano e studiano.
Il quartiere prende il nome da Porta San Frediano, la più grande dell’antica cerchia muraria di Firenze. Dà il nome anche a Borgo San Frediano, via centrale e un tempo ingresso del traffico proveniente da Pisa e dal porto di Livorno. Porta Romana era invece la porta di uscita dall’Oltrarno in direzione Siena e Roma. Questo per darvi un’idea di quanto sia antica questa parte di Firenze.
I confini con Santo Spirito non sono fatti col righello, ma si può dire che San Frediano è un quadrilatero delineato dalla omonima porta, Ponte alla Carraia, Via del Serragli, Via del Campuccio e Piazza Tasso .
Imperdibile la Basilica del Carmine, la chiesa dei carmelitani. Piazza del Carmine dal 2015 è finalmente diventata pedonale, sfrattando il parcheggio. Si può visitare la chiesa gratuitamente, ma al suo interno ha un tesoro a pagamento: la Cappella Brancacci, affrescata da Masaccio e Masolino. Nono sono riuscita a visitarla perché sono arrivata tardi (l’ultimo ingresso è alle 16) e perché bisogna prenotare in anticipo. Almeno ho avuto la fortuna di vedere la piccola Cappella di S. Agnese, con affreschi del 1200-1400. Era aperta perché ospitava il mercato solidale per l’Ucraina. Poco più in là c’è anche la Chiesa di San Frediano in Cestello.
Da qui mi sono spinta oltre il quartiere facendo una camminata sul Lungarno fino al Ponte alla Vittoria. C’è anche una parte verde con panchine per rilassarsi un po’. Poi sono tornata in San Frediano, cercando un bel posticino per bermi una fresca dose di alcol a fine giornata. Un mini aperitivo prima di prendere il treno per tornare tristemente a Milano.
Mi ero segnata il Santarosa Bistrot che avevo scovato sui social. Si trova subito dopo la porta a un passo dall’Arno. È molto bello, in mezzo al verde con tanto di sedie a sdraio, a fianco delle storiche mura della città. Ma anche molto hipster, e in più sentivo parlare solo inglese. Avevo bisogno di qualcosa di più fiorentino, in tema col quartiere e con la mia splendida giornata. Ed è dall’altra parte della strada che ho trovato il mio paradiso.
Vi presento il Circolo Rondinella del Torrino. Lo avevo visto il giorno prima dall’altra sponda dell’Arno. Mi aveva colpito per la piccola oasi verde tutta alberi. Pensavo ci fosse un ristorante super cool e super caro, invece è un circolo bello ruspante con tavolini in plastica. Ma soprattutto c’è gente di tutti i tipi e di tutte le età prettamente del quartiere. Ho pagato solo 2 euro per fare la tessera valida per il periodo estivo (è un’associazione U.I.S.P.). Il panorama merita davvero. Mi sono goduta birra e patatine, insieme a un piacevole venticello e ai passerotti fiorentini che sono senza ritegno! E mi sono sciolta ascoltando le chiacchiere dei vecchini alle mie spalle che parlavano di calcio, anzi scusate, di Halcio! Di fronte a me, l’altra sponda palpitante di Firenze. E non potevo stare meglio di così.
Ciliegina sulla torta
Se volete concludere la giornata in bellezza, vi consiglio il tramonto dal Ponte Santa Trinità. Mi sono sentita un po’ come in Grecia, quando sulle isole ci si ritrovava per guardare il tramonto e fare l’applauso. Ed era proprio così. Tanta gente con macchine fotografiche, bottiglie di vino, e negli occhi il sole che calava nel cielo arancione. Ma quanto è meravigliosa l’Italia?
CONSIGLI DI VIAGGIO
Dove dormire
Plus Florence
Indirizzo: Via Santa Caterina d’Alessandria 15, Firenze
Non ho dormito Oltrarno ma vicino al centro. Ho scelto questo ostello per il suo rapporto prezzo/qualità, Firenze è cara! Punti a favore: ottima posizione (10 minuti a piedi da Santa Maria Novella); camerata da 6 per sole donne fantastica, molto pulita, con bagno privato e asciugamani inclusi per 30 euro a notte. Punti a sfavore: non sembra un ostello ma un grande albergo con mandrie di scolaresche; dal bar nel cortile arriva musica alta la notte. Per pochi giorni va bene, per un periodo più lungo direi mhhhh. Insomma non è fra i miei ostelli preferiti.
Locali
Ecco gli indirizzi dei locali che vi ho menzionato:
Santarosa Bistrot Lungarno di Santa Rosa, Firenze
Pitta M’ingolli Piazza Santo Spirito 17r, Firenze
Circolo Rondinella del Torrino Lungarno Soderini 2, Firenze
CONSIGLI LETTERARI
Potete immaginare la mia felicità quando ho scoperto “Le ragazze di San Frediano” di Vasco Pratolini. È fuori catalogo, ma online lo trovate vintage per pochi euro. L’ho comprato e sono in trepidante attesa!
Ciao sono Claudia, giornalista milanese non imbruttita, vivo di viaggi in solitaria, scatto foto compulsivamente e divoro libri