Amo la Valtellina, ci sono molte cose da vedere e vorrei la scopriste insieme a me fra riserve naturali, piste ciclabili e pizzoccheri
Ho passato una settimana in Valtellina questa estate e non pensavo mi sarebbe piaciuta così tanto! È una splendida vallata che si stende fra le Alpi Retiche e le Orobie nella mia Lombardia. Pensate che dalle cime al confine svizzero arriva fino al lago di Como! Famosa soprattutto per località sciistiche come Bormio, Aprica e Livigno, la Valtellina in realtà è una destinazione perfetta per tutte le stagioni. Ci sono stata col fidanzato che ha casa a un passo da Tirano, in provincia di Sondrio, ma detto questo le cose che sto per consigliarvi sono fattibilissime anche da sole (ecco la mappa). Pronte per fare il pieno di natura e pizzoccheri?

Riserva naturale Pian di Gembro
Questa gita mi ha rubato il cuore! Siamo a 1.350 metri di quota, a nord del Passo dell’Aprica, a cavallo fra le province di Sondrio e Brescia. Il percorso è di 4/5 chilometri ad anello lungo sentieri indicati. Sono adatti a tutti perché più o meno sempre pianeggianti. La riserva è una conca di origine glaciale con un lago che in migliaia di anni si è trasformato in torbiera. Una specie di tappeto verde galleggiante in pratica! Vi consiglio di fare il percorso in senso contrario rispetto a quanto indicato, perché inizierete la visita camminando su una passerella a filo d’erba e acqua che vi catapulta in un mondo fatato. La vegetazione in estate era molto rigogliosa, ma non oso immaginare quanto sia bella coi caldi colori autunnali o imbiancata di neve.

Farete poi una bellissima camminata in mezzo ai boschi dove sarete solo voi e la natura. C’è un laghetto, detto “occhio della torbiera”. Seguite il sentiero che lo costeggia e arriverete a una piccola passerella. Tornando sul percorso principale invece non perdetevi il punto panoramico che guarda su tutta la valle. E se siete fortunate, potrete anche osservare un cervo o un capriolo brucare nei pascoli della riserva, all’alba o al tramonto. Non mancano anche casette costruite chissà quanto tempo fa, e che ora si godono la magia dell’area protetta.
L’entrata alla riserva è libera. Il parcheggio è davanti al Bar Ristoro Pian Gembro, proprio dove inizia e finisce il percorso.

Sentiero della Valtellina
Questa è davvero una bella chicca: un percorso ciclopedonale perfetto per chi ama sia pedalare, sia fare lunghe passeggiate in mezzo alla natura su strade comode fra le montagne. Siamo infatti nel fondovalle della Valtellina, dove questo tracciato di 114 chilometri va dalla famosa località sciistica di Bormio fino a Colico sul lago di Como (e qui prende il nome di Ciclabile Valchiavenna). Il Sentiero è tutto ciclabile tranne alcuni tratti promisqui, che sono comunque su strade locali e poco trafficate. L’unico punto in cui bisogna fare con attenzione è vicino a Morbegno perché a causa di una vecchia frana si deve fare un tratto sulla Strada Statale insieme alle macchine.

L’itinerario è pianeggiate tranne un paio di punti: vicino a Chiuro, e ovviamente salendo verso Bormio (in realtà a parte un 250 metri la salita non è di quelle che tolgono il fiato ma dipende dalla preparazione ovviamente). Potrete percorrere il tracciato costeggiando il fiume Adda, o comunque nelle vicinanze. Entrambi gli itinerari affiancano la ferrovia, per cui potete usufruire del treno portando anche la fidata bici. Se invece non l’avete, c’è il servizio di noleggio “Valtellina Rent a Bike” con vari punti attivi (date un occhio alla lista).
Io ho fatto solo un breve tratto del Sentiero ma me ne sono innamorata. Ho pedalato in tranquillità fra campi di pannocchie e meleti, e con i piccoli borghi che puntellavano le montagne.

Teglio e Prato Valentino
Doverosa è la gitarella salendo dalla Statale per raggiungere Teglio, e poi da qui Prato Valentino. Teglio merita una visita per due cose. Prima di tutto è la patria del pizzocchero, con tanto di Accademia che preserva la ricetta come fosse un tesoro (e in effetti lo è, ma ne parleremo tra poco) e valorizza questo piatto tipico della tradizione contadina. In secondo luogo, offre un bellissimo panorama da circa 850 metri di altezza. Fatevi un giretto e poi salite fino alla Torre “de li beli miri”, unica testimonianza rimasta di antico castello medievale, costruito a sua volta sulle rovine di uno romano. Da qui vedrete tutta la valle dell’Adda e, di fronte a voi, le Alpi Orobie con il relativo parco nazionale. Teglio è un borgo molto carino non invaso dai turisti, in cui si respira la tranquilla aria di paese.

Da Teglio salendo per strade tortuose arrivate a Prato Valentino, a circa 1.700 metri di quota. Parcheggiate di fronte al Rifugio Baita del Sole e poi respirate a pieni polmoni l’aria fina di questi luoghi. Se volete fare trekking da qui partono diversi percorsi che vanno dai 45 minuti alle 7 ore, ovviamente di diversa difficoltà. Io ho preferito spiaggiarmi sul prato con una vista mozzafiato, una quiete surreale e il campanaccio delle mucche in sottofondo. Se decidete di andare in inverno, potrete farvi anche delle belle ciaspolate!

Lago di Poschiavo (Svizzera)
Qui andiamo oltre confine ma siamo davvero a un passo da Tirano. Superata la dogana si entra nel Canton Grigioni. Il lago si trova nella omonima valle. È naturale e si è formato dopo una frana post glaciale di una montagna. La cosa bella di questo laghetto è che può essere facilmente circumnavigato. Una volta parcheggiato a Miralago (dove non si paga nulla) vi consiglio di partire dal lato orientale, decisamente più caratteristico. Si cammina infatti lungo un sentiero a picco sull’acqua con tanto di minuscole gallerie. Il laghetto è piuttosto piccolo e si può passeggiare tutto intorno in circa due ore. Senza contare però le numerose pause foto, ammirazione, relax e picnic.

Il lato ovest è meno pittoresco, vicino alla strada e ai binari della ferrovia. Vedrete infatti sfrecciare il Trenino Rosso del Bernina. Il famoso trenino infatti parte da Tirano e raggiunge St. Moritz. Tenetene conto in caso vi stuzzicasse anche questa esperienza, io l’ho fatta anni fa e vi assicuro che merita davvero.
Al nord del lago, si può raggiungere a piedi in un’oretta il paese di Poschiavo. Un giro fra le sue viette ci sta, carina è la piazza centrale circondata da case patrizie. Onestamente però, l’unica cosa che ha davvero attirato la mia attenzione è stato l’Oratorio di S. Anna accanto alla Collegiata di S. Vittore. Oltre le grate infatti si possono vedere in bella mostra i teschi dei morti di peste del 1600.

Mangiare pizzoccheri & C.
Non solo cose da vedere in Valtellina ma anche da assaggiare! La tradizione enograstronomica è molto radicata e dai sapori contadini! I pizzoccheri (IGP) li abbiamo già citati. Sono tagliatelle di colore scuro (per la farina nera di grano saraceno) cotte con verze e patate, condite con burro d’alpe e formaggio locale, generalmente il Bitto o il Casera. Sono entrambi formaggi DOP e vengono utilizzati per un’altra specialità valtellinese, gli sciatt. Mai sentiti? Sono frittelle tondeggianti di grano saraceno cotte nell’olio bollente, e con un cuore di formaggio filante. Il nome viene dal dialetto valtellinese “sciatt” che significa “rospi” (che siano colore e silhouette a ricordarli?). Molto simili sono i chiscioi, fatti con gli stessi ingredienti ma con una forma piatta.

E poi la bresaola, anche questa IGP, che qui ha un sapore che non gusterete da nessun’altra parte, grazie al clima caratteristico della Valtellina e all’aria fresca che scende dalle Alpi. Io adoro mangiarla col pane di segale, una specie di ciambellone piatto, morbido e saporito. Ma vogliamo parlare dell’ottimo vino rosso? Nasce principalmente da uve nebbiolo coltivate sui terrazzamenti delle Alpi Retiche. Un enologo direbbe “rossi dalla grande personalità”, io dico che segano le gambe. Parliamo dello Sforzato (o Sfursat), il Valtellina Superiore che si suddivide in Maroggia, Sassella, Grumello, Inferno e Valgella. Ma anche un Rosso di Valtellina sa rendere moooolto felici.

Dritte culinarie
Dove potete comprare, assaggiare, ordinare queste delizie locali? Vi consiglio i posti in cui sono stata!
– Bresaola: Macelleria Storica Tirano, Largo Pretorio 1, un negozio che vende opere d’arte gastronomiche valtellinesi
– Pizzoccheri e sciatt: Hotel Ristorante la Galeda, ovviamente a Teglio, locale alla mano e dall’ottima cucina. Proprio davanti c’è lo storico ed elegante Hotel Ristorante Combolo, molto rinomato e degno della sua fama. Ho cenato nella spaziosa terrazza
– Degustazione: Vineria Tirano, posto davvero speciale sia sedendo ai tavolini nel cortile sia all’interno
– Formaggi: il punto vendita CRAI a S. Giacomo lungo la Statale, su internet lo trovate come Alimentari Bresesti Giorgio. Nessuno gli darebbe un centesimo invece il banco dà grandi gioie latticine, con un inserviente gentilissimo che ti fa assaggiare i vari formaggi

Ciao sono Claudia, giornalista milanese non imbruttita, vivo di viaggi in solitaria, scatto foto compulsivamente e divoro libri