Il messaggio di “The Atlas of Beauty” è chiaro: possiamo essere tutte bellissime, non importa quale sia la nostra provenienza, il nostro credo, la nostra età (ecco il sito). La storia che abbiamo alle spalle spiega noi stesse attraverso il nostro sguardo. Le nostre sofferenze, i nostri sogni, i nostri progetti ci illuminano.
È questo che mi ha colpito dei ritratti di questo progetto fotografico, quando più o meno un paio di anni fa l’ho scoperto grazie a un articolo del “Corriere della sera”. L’ideatrice è Mihaela Noroc, fotografa romena di trent’anni che mi ha letteralmente incantata, sia per il messaggio delle sue immagini, sia per il messaggio che dà la sua stessa vita.
Circa tre anni fa ha abbandonato il lavoro a Bucharest per inseguire il suo sogno di fotografa: per il suo progetto sta viaggiando zaino in spalla in tutto il mondo, e ha già toccato oltre 40 Paesi. Il suo obiettivo? Catturare la bellezza delle donne, e farla diventare un mezzo per apprezzare la diversità del nostro meraviglioso pianeta. Centinaia sono le sue foto che catturano le protagoniste immerse nel loro ambiente naturale, e di ognuna racconta la storia.
Ecco le sue parole:
“Molte persone in tutto il mondo sono discriminate a causa del colore della pelle, la religione, l’etnia, o perché sono donne. Penso la bellezza sia diversità, e può insegnarci a essere più tolleranti. Il mio scopo è continuare a fare foto per anni e catturare la bellezza in tutti i paesi del globo, se possibile, facendo di questo Atlas un’ispirazione per tutte le donne che cercano di essere se stesse, naturali e autentiche.”
Si tratta di un progetto indipendente, per cui se volete supportarla potete fare una donazione o fornirle qualsiasi tipo di aiuto.
Fonte foto: © The Atlas of Beauty







Ciao sono Claudia, giornalista milanese non imbruttita, vivo di viaggi in solitaria, scatto foto compulsivamente e divoro libri